E'partita la "carovana" internazionale "scj"

PER UN "CAMMINO DI RICONCILIAZIONE"


p. Moretti Giuseppe (IS)

English - Italian

Un piccolo universo di con diciassette pianeti che si muovono, mandano dei segnali e cercano, ciascuno a modo suo, di trovare una propria collocazione in questa improvvisata costellazione. Con una immagine piu' romantica potremmo parlare di un coro a diciassette voci che cercano di accordarsi. Confreatelli di undici province diverse, diversi per eta' (tra 27 e 79 anni), per lingua e cultura (Nord e Sud America, Asia, Africa oltre ovviamente all'Europa), per tipo di impegno (insegnamento, fromazione, pastorale parrocchiale…). Un piccolo mondo che rappresenta, pur con i suoi limiti, la grande famiglia dehoniana con il suo passato, il suo presente e (perche' no?) con il suo futuro.

Cordiale l'accoglienza della comunita' ospitante, ma molto aperto anche lo scambio tra i vari componenti del gruppo. Molti hanno portato qualcosa del loro ambiente di origine (dolci, liquori, ecc.) e tutti, senza distinzione, hanno dato e danno il contributo della loro esperienza perche' la piccola carovana proceda senza difficolta' lungo il suo percorso. Liturgie, relazioni, dibattiti in assemblea, incontri informali… la lingua inglese non ha rappresentato un ostacolo per nessuno: tutte le diciassette voci sono entrate nel coro e si sono fatte sentire.

L'esperto di questa prima settimana e' stato lo psicologo e psicoterapeuta padre S. M. Selvaratnam, religioso OMI, originario dello Sri Lanka e diplomato all'universita' americana di Bosto. Senza troppi fronzoli ha affrontato il tema della "Identita' personale", mettendo ciascuno dei partecipanti di fronte a se stesso e alla propria situazione personale. Chi sono io? Da quale passato vengo? Riconosco e accetto quello che sono?… E' stato come passare in rassegna le strutture della nostra costruzione personale per verificarne la consistenza. L'identita' personale come base di ogni successiva identita'; tempi e modi del suo sviluppo lungo l'arco della vita (fasi infantili, adolescenza, giovinezza, maturita', ecc.); intimita' e solitudine come espressione di una identita' matura o immatura; l'energia sessuale e la sua piena realizzazione nella psiritualita'… E' stato come attraversare in treno un paesaggio suggestivo e interessante. In certi momenti avresti avuto voglia di fermarti, ma il treno era gia' andato oltre. Le relazioni' apparentemente tecniche ma in realta' molto stimolanti, hanno provocato molti interventi in aula e dibattiti anche fuori.

La nostra identita' attuale (quello che noi sentiamo di noi stessi) in realta' e' la risultante di tante identita' (famiglia, nazionalita', cultura, religione, sesso…) che si intersecano, si assommano e magari si intralciano. Un cammino, questo, iniziato con il nostro concepimento, vissuto attraverso tensioni, conquiste, sconfitte, riprese… e tutt'ora in piena evoluzione. Ritrovare nei vari momenti, nelle varie esperienze, nelle varie situazioni la nostra personale identita' per essere noi stessi gioisamente liberi, non dipendenti. Sentire che ogni momento della nostra vita (l'eta' non e' determinante) ci offre la possibilita' di vivere un'esperienza nuova e meravigliosa: l'esperienza del misterioso disegno di Dio su di noi.

La festa del S. Cuore ha concluso il cammino della settimana. L'arrivo e la condisione dell'Eucaristia e del banchetto con molti confratelli della provincia Inglese-Irlandese ha premiato il nostro cammino di questa settimana. E' stato bello sentirsi a casa anche a distanza di migliaia di kilometri; e' stato veramente gratificante sentirci noi stessi accato a persone per tanti motivi diverse, ma profondamente vicine a noi.

E', cigliegina sul gelato, una puntatina fuori casa nella splendida citta' di Chester dove siamo stati accolti con cordialita' dal decano della cattedrale anglicana e abbiamo vissuto un'inattesa esperienza ecumenica, concelebrando l'Eucaristia in quello splendido tempio ancora carico dei segni di quel passato che ci aveva visti uniti e che ora ci trova col desiderio di ritrovarci. Un gesto che richiamava da vicino il cammino di riconciliazione che stiamo percorrendo. 

p. Moretti Giuseppe (IS)
provincia italiana sett.



The "scj" international " caravan " has taken off

FOR A "JOURNEY OF RECONCILIATION"

A small universe with seventeen planets revolving, sending some signals, each one, in its own way looking for a way to find its own position in this improvised constellation. With a more romantic image we could speak of a seventeen-voice choir that is trying to harmonize. Confreres from eleven different provinces, of different age (between 27 and 79 years), language and culture (North and South America, Asia, Africa and obviously Europe), of different commitments (teaching, formation, pastoral parish…). A small world that represents, in a limited manner, the larger dehonian family with its past, its present as well as its future.

Our hosts welcomed us in a very Cordial manner. The sharing among the varied components of the group is a very open one. Some of them brought something from their countries of origin (sweets, liqueur, etc.). All, without any distinction, have contributed and continue to do so, their experiences in order that this small caravan can proceed without difficulties. Liturgies, relationships, debates in class, informal meetings… the English language has posed no obstacles for anyone: all the seventeen voices have entered the choir and have made themselves heard.

This first week's expert has been the psychologist and psychotherapist Father S. M. Selvaratnam, religious OMI, hailing from Sri Lanka, holding a diploma from Boston University, USA. Without too many frills he confronted the theme of "Personal Identity", putting each participant before himself and his own personal situation. Who am I? Where do I come from? Do I acknowledge and accept what I am?… It has been like inspecting the structures of our personal construction to verify its consistency. He made us look at the personal identity as the basis of every identity that follows; times and ways of its development along the arc of life (childhood phases, adolescence, youth, maturity, etc.); intimacy and loneliness as expressions of a mature or immature identity; the sexual energy and its full realization in the spirituality. It has been like crossing a suggestive and interesting landscape in a train. At certain moments it felt like one can stop the train for a thorough look, but it kept on moving. The talks, apparently technical, but in reality very stimulating provoked many questions and debates in the classroom.

Our actual identity (what we feel within ourselves) in reality is the result of so many identities (family, nationality, culture, religion, sex etc.) that intersect, add and even hamper. A journey which initiated with our conception, lived through repeated tensions, conquests, defeats, and all now in full evolution. To find again in various moments, in the various experiences, in the various situations our personal identity, to be ourselves, happily free, not dependent. To feel that every moment of our life offers us the possibility to live a new and marvelous experience: the experience of the mysterious design of God on us.

The feast of the Sacred Heart has concluded the journey of the week. The arrival of the confreres of the BH province, the sharing of the Eucharist Celebration and of the banquet with them has crowned this week's journey. It was really good to feel at home even miles away from our original homes. It was really gratifying to be near to people in so many ways different from us, but so profoundly close to us.

Like a cherry on the ice cream, a quick jump to Chester, a splendid city, where we were warmly welcomed by the dean of the Anglican Cathedral. There we had a real ecumenical experience in celebrating the Eucharist in that wonderful temple still full of signs of the time when the Church was still one and now find ourselves with a deep desire to be united again. That Eucharistic celebration reminded us of the "journey of reconciliation" we are travelling here this month.

Fr. Moretti Giuseppe, scj
(IS province).