Non avendo potuto incontrarci prima della Conferenza generale, cercheremo di presentare le situazione dei singoli stati.
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
La divisione causata dalla guerra non permette una vita economica ‘’normale’’. Tutti I settori sono falsati: produzione, scambio di prodotti, valore del denaro, capacità di acquisto…
La mancanza di strade non permette l’evacuazione dei prodotti e scoraggia la produzione agricola
Le poche società di trasformazione (tessili, olearie…) hanno chiuso.
Il salario, fortuna di pochi, è lontano dal giusto salario preconizzato dalla Rerum Novarum.
La disoccupazione svuota le scuole e spinge giovani e insegnanti all’avventura della miniera in cerca di diamanti e di oro. Queste miniere sono ‘gestite’ in parte da Libanesi, appoggiati soprattutto dagli Ugandesi, e in parte da Ebrei, attivati ultimamente, sostenuti dai Ruandesi.I prezzi delle materie preziose, come dei prodotti in vendita nei negozi, sono fissati da Libanesi, Pakistani e Indiani che hanno il monopolio del commercio che è rimnasto. Quasi tutti i prodotti vengono per via aerea e il loro prezzo è inaccessibile per la gente del posto. Il tasso della moneta locale in rapporto al dollaro è fissato da questi signori a loro piacere e secondo I loro interessi.(esempio di svalutazione)
In questa giungla nessuna pensa di investire.
Ci sono delle contraddizioni che ci toccano da vicino e che viviamo senza poter reagire. Esempio: per la nostra sussistenza e per il nostro lavoro, siamo costretti a cambiare i soldi presso questi commercianti. Tutte le congregazioni(molte di queste hanno il conto al nostro economato provinciale), sono obbligate a muoversi in questo sistema, che non è certamente in sintonia con il Vangelo.
In questa situazione, le aziende che assicurano la corrente e l’acqua, aumentano le tariffe del loro servizio per sostenere la guerra(effort de guerre).
Di positivo c’è lo sforzo della gente a coltivare almeno il piccolo pezzo di terra attorno alla loro casa, costretti dalla mancanza di un salario.
Certamente la situazione deve essere studiata meglio e si dovrà essere più inventivi, cercando la collaborazione di altre congregazioni e quella di laici che dovremo formare.
CAMEROUN
Gli effetti del neoliberalismo si possono riassumere in queste situazioni:
SUD-AFRICA
Siamo coscienti che il neoliberalismo pesa nella vita di molta gente in Sud-Africa. I ricchi, individui e società, sfruttano i poveri pagando loro un salario nettamente insufficiente per i loro bisogni, e utilizzando la forza fisica dei lavoratori in lavori disumani(miniere).
In questo modo i poveri si trovano in una situazione in cui non hanno nessuna possibilità di migliorare il loro livello di vita.
I mass-media partecipano allo sviluppo del neoliberalismo creando una opinione completamente favorevole a chi possiede il potere o la ricchezza.
MOZAMBICO
Il sistema comunista prima, e la guerra civile poi, avevano ridotto il Paese alla miseria. L’uscita dalla miseria ha seguito la logica dell’egoismo e non della politica come ricerca del bene comune. L’egoismo che sta alla radice di tutti I mali, si è tradotto in corruzione:
MADAGASCAR
Il Madagascar ha vissuto, dalla sua indipendenza, qualche anno di democrazia, poi 17 anni di socialismo rivoluzionario. Una opposizione pacifica ha dato il frutto di una democrazia ritrovata per poi ricadere in un socialismo ‘democratizzato’, ma con rigurgiti di assolutismo.
Il tempo passa, le idee camminano, I furbi sono sempre là e il popolo ne paga continuamente le spese.
Ecco alcuni elementi che marcano la presenza del neoliberalismo:
IMPOSIZIONI: Banca Mondiale e Fondo Monetario internazionale impongono l’iter dello sviluppo: