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Nella cappella del nostro Seminario N.S. di Fátima, in Alfragide (Lisbona), il 16 novembre 2000 mons. Antonio de Sousa Braga, scj, vescovo di Angra (Azzorre), accoglieva la Consacrazione, secondo l'Ordo Virginum (can. 604) e con il rito approvato dalla Chiesa, di Teresa Maria Afonso do Vale.
Come spiega mons. Antonio Braga, nella bella omelia, questa "consacrazione" crea "un vincolo canonico (della neo-consacrata) con la Chiesa particolare delle Azzorre" ed è espressa "secondo il carisma di p. Dehon".
Infatti la neo-consacrata, iniziando il suo cammino vocazionale e di formazione nella Famiglia Mariana del S. Cuore di Gesù, ha desiderato questa consacrazione nello "spirito dehoniano di amore, oblazione e riparazione" e nella prospettiva di un futuro sviluppo della medesima FMCJ, come componente della Famiglia dehoniana.
Nesta memória litúrgica de Santa Gertrudes, uma das Santas que o Pe. Dehon apresenta como modelo da nossa vocação dehoniana, Teresa Vale, após um tempo de longa preparação, vai oficialmente consagrar-se ao Senhor, no serviço da Igreja, segundo o carisma dehoniano.
1. A consagração, antes de ser acto humano, é iniciativa de Deus. "Deus è que consagra". A Congregação antes de tudo é Dom que vem do acto.
A cerimónia da Consagração exprime o propósito de acolher esse Dom e de o fazer frutificar ao serviço da Igreja. Não è para vã glória de quem a faz. É para crescimento da Igreja. Por isso se faz oficialmente perante o Bispo. Canonicamente exprime a entrada oficial na chamada "Ordo Virginum" (Ordem das Virgens) restaurada pelo Vaticano II.
2. No caso concreto da Teresa, isso implica uma ligação canónica à Igreja Particular dos Açores, segundo o carisma do Pe. Dehon.
A Consagração não se reduz à formalidade da cerimónia. Vai-se concretizando na vida do dia-a-dia. E desta feita, é segundo a espiritualidade dehoniana de Oblação, que no Coração de Jesus encontra a sua expressão mais evocadora, como aconteceu com Santa Gertrudes e o Pe. Dehon. A vocação dehoniana insere-se no movimento do Amor Redentor de Jesus, que dá a Sua Vida até à suprema doação na Cruz. O primeiro nome da Congregação Dehoniana era Oblatos do Coração de Jesus, a significar que, com Jesus e como Jesus, somos chamados a ser Oblatos, Hóstia, oferenda permanente.
3. Essa Oblação traduz-se na disponibilidade de serviço, como Marta.
Mas não pode ser vivida sem a contemplação de Maria. Uma contemplação discente, como discípulos que quer seguir o Mestre. Como afirma a Regra de Vida dos Dehonianos: "Contemplando o Coração Trespassado de Jesus, somos fortalecidos na nossa vocação".
Cada dia rezamos o Acto de Oblação para significarmos a disponibilidade total ao serviço da Igreja, privilegiando as orientações apostólicas, próprias da espiritualidade dehoniana.
A Adoração Eucarística, não apenas como prática de piedade, mas como missão na Igreja. Para o Pe. Dehon, a celebração da Eucaristia è o acto principal do dia, que tem o seu prolongamento na Adoração Eucarística, autêntica missão na Igreja. Ele afirma claramente: "Sem Adoração Eucarística, a nossa obra não compre a sua missão na Igreja". Portanto, o nosso primeiro apostolado é a Adoração.
Os Sacerdotes &emdash; Pe. Dehon explica aos primeiros noviços: "O espírito da Congregação deve ser o amor aos sacerdotes, o apoio à sua santificação, formação e ministério".
Afirmava em 1886: "A maior das minhas obras, a mais fecunda para a Igreja deve ser a obra sacerdotal". Entendia fundar uma obra reparadora sacerdotal.
E justificava: "Os sacerdotes são a porção do Povo de Deus mais querida ao Coração de Jesus". No Souvenirs, resumindo os 35 anos da actividade do Instituto, dentro do apostolado refere como primeira iniciativa a de levar os sacerdotes a fiéis ao Coração de Jesus.
O povo, a promoção humana, a acção social (os pobres). Afirma: "Quis contribuir também para a elevação das classes populares, como o advento da justiça e da caridade". "Nisto consumi grande parte da minha vida… Também neste sector o trabalho deve continuar…".
Finalmente, as missões, que ele menciona à parte seja no Souvenirs, como também na introdução ao Directório espiritual (1919), precisamente para lhes dar o devido relevo. Em 1925, ano da sua morte, comprazia-se com os cem e mais missionários, que tinha em todo o mundo.
Concluindo, apenas quero acrescentar: a Consagração da Teresa deixa de ser um compromisso pessoal, feito de forma particular. É feita canonicamente dentro da Instituição &emdash; "Ordo Virginum", ficando assim, integrada na Diocese de Angra (por enquanto), sempre em vista do Instituto Religioso "Família Mariana do Sagrado Coração de Jesus". Por isso, a Consagração é feita dentro da espiritualidade dehoniana, com a tónica reparadora, que está intimamente ligada a Fátima.
Nella cappella del nostro Seminario N.S. di Fátima, in Alfragide (Lisbona), il 16 novembre 2000 mons. Antonio de Sousa Braga, scj, vescovo di Angra (Azzorre), accoglieva la Consacrazione, secondo l'Ordo Virginum (can. 604) e con il rito approvato dalla Chiesa, di Teresa Maria Afonso do Vale. Come spiega mons. Antonio Braga, nella bella omelia, questa "consacrazione" crea "un vincolo canonico (della neo-consacrata) con la Chiesa particolare delle Azzorre" ed è espressa "secondo il carisma di p. Dehon".
Infatti la neo-consacrata, iniziando il suo cammino vocazionale e di formazione nella Famiglia Mariana del S. Cuore di Gesù, ha desiderato questa consacrazione nello "spirito dehoniano di amore, oblazione e riparazione" e nella prospettiva di un futuro sviluppo della medesima FMCJ, come componente della Famiglia dehoniana.
In questa memoria liturgica di Santa Gertrude, una delle Santoe che il padre Dehon presenta come modello della nostra vocazione dehoniana, Teresa Vale,dopo una lunga preparazione, intende consacrarsi ufficialmente al Signore, a servizio della Chiesa, secondo il carisma dehoniano
1. Una consacrazione, prima di essere un atto umano, è iniziativa di Dio. È "Dio che consacra". La Congregazione è innanzitutto un dono che viene dall'alto.
La cerimonia della Consacrazione esprime il proposito di accogliere questo dono e di farlo fruttificare a servizio della Chiesa. Non è per la gloria di chi compie tale consacrazione È per la crescita della Chiesa. Perciò è fatta ufficialmente di fronte al Vescovo. Canonicamente esprime l'ingresso ufficiale nella chiamata dell'"Ordo Virginum" (Ordine delle Vergini) ripristinato dal concilio Vaticano II.
2. Nel caso concreto di Teresa, essa implica un legame canonico con la Chiesa particolare delle Azzorre secondo il carisma del P. Dehon.
La Consacrazione non si riduce alla formalità della cerimonia. Essa si concretizza nella vita quotidiana. E in questo modo si collega alla spiritualità dehoniana di oblazione che trova la sua espressione più evocatrice nel Cuore di Gesù, come accadde con Santa Geltrude e il P. Dehon.
La vocazione dehoniana ci inserisce nel movimento dell'Amore redentivo di Gesù che dà la sua Vita nel sacrificio supremo della croce. Il primo nome della Congregazione dehoniana era "Oblati del Cuore di Gesù", ciò significa che, con Gesù e come Gesù, noi siamo chiamati ad essere Oblati, Ostie, offerta permanente.
3. Questa oblazione si traduce nella prontezza del servizio, come Marta.
Ma non può essere vissuta senza la contemplazione di Maria. Una contemplazione che assimila, come i discepoli che vogliono imitare il Maestro. Come afferma la Regola della Vita dei Dehoniani: "contemplando il Cuore trafitto di Gesù, noi siamo fortificati nella nostra vocazione".
Ogni giorno noi recitiamo l'Atto di Oblazione per ricordarci la prontezza totale al servizio della Chiesa, privilegiando gli orientamenti apostolici propri della spiritualità dehoniana.
L'Adorazione Eucaristica.
Non è solo una pratica di pietà, ma è da intendere come missione nella Chiesa. Per il P. Dehon, la celebrazione dell'Eucaristia è l'atto principale della giornata che ha il suo prolungamento nell'Adorazione Eucaristica, missione autentica nella Chiesa. Egli afferma chiaramente: "Senza l'Adorazione Eucaristica, la nostra opera non adempie la sua missione nella Chiesa". Perciò, il nostro primo apostolato è l'Adorazione.
I sacerdoti.
P. Dehon spiega ai primi novizi: "Lo spirito della Congregazione dovrebbe essere l'amore ai preti, l'appoggio alla loro santificazione, la sua formazione e il ministero ".
Nel 1886 affermava: "Il più grande dei miei impegni, il più fecondo per la Chiesa deve essere l'opera sacerdotale ". Egli intendeva fondare un'opera riparatrice e sacerdotale.
E giustificava tutto questo: "I preti sono la porzione del Popolo di Dio più cara al Cuore di Gesù". Nei suoi Souvenirs, compendiando i 35 anni dell'attività dell'Istituto, nell'ambito dell'apostolato, riferisce come prima iniziativa l'impegno di portare i sacerdoti al Cuore di Gesù.
Il popolo, la promozione umana, l'azione sociale, i poveri.
Egli afferma "Ho voluto contribuire anche all'elevazione delle classi popolari, per l'avvento della giustizia e della carità "." In questo ho consumato grande parte della mia vita… Anche in questo settore il lavoro dovrebbe continuare…"
Infine, le missioni che lui menziona nella parte sesta nei Souvenirs, così come nell'introduzione al Direttorio spirituale (1919), proprio per dare ad esse il rilievo che meritano. Nel 1925, anno della sua morte si allietava per i cento e più missionari, che aveva inviato in tutto il mondo.
Concludendo, voglio solo aggiungere questo: la Consacrazione di Teresa cessa di essere un impegno personale, privato. Tale consacrazione è fatta canonicamente dentro una istituzione l'"Ordo Virginum ", che la integra nella Diocesi di Angra (per un certo tempo), sempre in vista dell'Istituto religioso "Famiglia Mariana del Sacro Cuore di Gesù ". Perciò, la Consacrazione è fatta nell'ambito della spiritualità dehoniana, con una accentuazione riparatrice che è collegata intimamente allo spirito di Fatima.
En la capilla de nuestro Seminario N.S. de Fátima, en Alfragide (Lisboa), el 16 de noviembre de 2000 Mons. Antonio de Sousa Braga, scj, obispo de Angra (Azores), acogía la consagración, según el Ordo Virginum (can. 604) y con el rito aprobado por la Iglesia, de Teresa Maria Afonso do Vale.
Como explica Mons. Antonio Braga, en la bella homilía, esta consagración crea "un vínculo canónico (de la neo-consagrada) con la Iglesia particular de las Azores" y se expresa "según el carisma del P. Dehon".
De hecho la neo-consagrada, iniciando su camino vocacional y de formación en la Familia Mariana del S. Corazón de Jesús, ha deseado esta consagración en el "espíritu dehoniano de amor, oblación y reparación" y en la perspectiva de un futuro desarrollo de la misma FMCJ, como componente de la Familia Dehoniana.
En esta memoria litúrgica de Santa Gertrudis, una de las Santas que el P. Dehon presenta como modelo de nuestra vocación dehoniana, Teresa Vale, tras un tiempo de larga preparación, va oficialmente a consagrarse a su Señor, en el servicio de la Iglesia, según el carisma dehoniano.
1. La consagración, antes de ser acto humano, es iniciativa de Dios. "Dios es el que consagra". La Congregación antes de nada es Don que viene en acto.
La ceremonia de Consagración expresa el propósito de acoger ese Don y de hacerlo fructificar al servicio de la Iglesia. No es para vanagloria de quien lo hace. Es para el crecimiento de la Iglesia. Por eso se hace oficialmente operante al Obispo. Canónicamente expresa la entrada oficial en el llamado "Ordo Virginum" (Orden de las Vírgenes) restaurado por el Vaticano II.
2. En el caso concreto de Teresa, eso implica una unión canónica con al Iglesia Particular de las Azores, según el carisma del P. Dehon.
La Consagración no se reduce a la formalidad de la ceremonia. Se va concretizando en la vida de cada día. Y es de esta manera: según la espiritualidad dehoniana de Oblación, que en el Corazón de Jesús encuentra su expresión mas evocadora, como aconteció con Santa Gertrudis e el P. Dehon. La vocación dehoniana se inserta en el movimiento de Amor Redentor de Jesús, que da Su Vida hasta la suprema donación en la Cruz. El primer nombre de la Congregación Dehoniana era Oblatos del Corazó de Jesús, para significar que, con Jesús y como Jesús, somos llamados a ser Oblatos, Hostia, ofrenda permanente.
3. Esa Oblación se traduce en la disponibilidad de servicio, como Marta.
Pero no puede ser vivida sin la contemplación de María. Una contemplación discente, como discípulos que quieren seguir al Maestro. Como afirma la Regla de Vida de los Dehonianos: "Contemplando el Corazón Traspasado de Jesús, somos fortalecidos en nuestra vocación".
Cada día rezamos el Acto de Oblación para significar la disponibilidad total al servicio de la Iglesia, privilegiando las orientaciones apostólicas, propias de la espiritualidad dehoniana.
La Adoración Eucarística, no apenas como práctica de piedad, sino como misión en la Iglesia. Para el P. Dehon, la celebración de la Eucaristía es el acto principal del día, que tiene su prolongación en la Adoración Eucarística, auténtica misión en la Iglesia. El afirma claramente: "Sin Adoración Eucarística, nuestra obra no cumple su misión en la Iglesia". Por tanto, nuestro primer apostolado es la Adoración.
Los Sacerdotes, explica el P. Dehon a los primeros novicios: "El espíritu de la Congregación debe ser el amor a los sacerdotes, el apoyo a su santificación, formación y ministerio".
Afirmaba en 1886: "La mayor de mis obras, la más fecunda para la Iglesia debe ser la obra sacerdotal". Entendía fundar una obra reparadora sacerdotal.
Y justificaba: "Los sacerdotes son la porción del Pueblo de Dios más querida por el Corazón de Jesús". En los Souvenirs, resumiendo los 35 años de actividad del Instituto, dentro del apostolado refiere como primera iniciativa la de llevar a los sacerdotes a ser fieles al Corazón de Jesús.
El pueblo, la promoción humana, la acción social (los pobres). Afirma: "Quiere contribuir también a la elevación de las clases populares, como adviento de justicia y de caridad". "En esto he consumido gran parte de mi vida… También en este sector el trabajo debe continuar…".
Finalmente, las misiones, que él menciona aparte en los Souvenirs, así como en la introducción al Directorio Espiritual (1919), precisamente para darles el debido relevo. En 1925, año de su muerte, se complacía con sus más de cien misioneros, que tenía en todo el mundo.
Concluyendo, apenas quiero señalar: la consagración de Teresa deja de ser un compromiso personal, hecho de forma particular. Es hecho canónicamente dentro de una Institución, el "Ordo Virginum", quedando así, integrada en la Diócesis de Angra, siempre en vista del Instituto Religioso "Família Mariana do Sagrado Coração de Jesus". Por eso, la Consagración es hecha dentro de la espiritualidad dehoniana, con la tónica reparadora, que está íntimamente ligada a Fátima.
In Our Lady of Fatima chapel at our seminary in Alfragide (Lisbon, Portugal), on November 16, 2000, Bishop Antonio de Sousa Braga, scj of Angra in the Azores received the consecration of Teresa Maria Afonso do Vale, according to the Order of Virgins (can. 604), and with the ritual approved by the Church.
As Bishop Braga explained in his beautiful homily this consecration creates a canonical tie between the newly consecrated person and the Church of the Azores, and is expressed according to the charism of Fr. Dehon.
Teresa Maria vocational journey lead her to the Marian Family of the Sacred Heart of Jesus and her desire to make this consecration in the dehonian spirit of love, oblation and reparation and with the hope that the FMCJs will flourish as one of the components of the Dehonian Family.
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On this the feast of St. Gertrude, one of the saints that Fr. Dehon offers as a model of our dehonian vocation, Teresa Vale, after a long period of preparation, intends to officially consecrates herself to the Lord, as a service to the Church, according to the dehonian charism.
1. A consecration, before being a human act, is initiated by God. It is "God who consecrates." The congregation is a gift that is instituted from on high.
This congregational ceremony expresses the idea of welcoming this gift and inorder to make it bear fruit in serrvice to the Church. It is not for glory that this consecration takes place, rather it is for the advancement of the Church. This is so because it is officially taking place before the Bishop. Canonically this state is officially called the Order of Virgins (Ordine delle Vergini) which has been revived by the Second Vatican Council.
2. In the case of Teresa, she is now canonically linked to the Church of the Azores according to the charism of Fr. Dehon.
The consecratioins is not limited to the formality of this ceremony. She will carry it out in her daily living. In this way she binds herself with the dehonian spirituality of obligation that finds its best expression in the Heart of Jesus just as St. Getrude and Fr. Dehon did. The dehonian vocation is instilled with the Love rendered by Jesus who gave his life in the supreme sacrifice of the cross. The first name for the dehonians was "Oblates of the Heart of Jesus" which indicated that with Jesus, and like Jesus, we are called to be Oblates, united in the Eucharist, offered unceasingly,
3. This oblation is carried out in willing service, just like Martha. However, it's not done without the contemplation of Mary. A contemplation that like that of the disciples seeks to imitate the Master. As affirmed in the SCJ Rule of Life: "Contemplating the pierced side of Christ, we are strengthened in our vocation." Every day we recite an Act of Oblation remembering our total eagerness to serve the Church, according to the apostolic orientation proper to the dehonian spirituality.
Eucharistic Adoration
It is not solely a pious practice, but it is intended as a mission in the Church. For Fr. Dehon the celebration of the Eucharist was the principle act of the day prolonged in Eucharistic Adoration, as an authentic mission in the Church. He affirmed this when he said; "Without Eucharistic Adoration our mission in the Church would not be fulfilled." For this reason our prime apostolate is Adoration.
The Priests
Fr. Dehon explained to the first novices: "The spirit of the congregation ought to beto love priests and to aid them on the road to sanctity, in their formation and ministry." In 1886 he affirmed this: "The greatest of my undertakings is to bring to fruition priestly work." He intended to found a work which was reparative and priestly. He justified this: "Priests are the portion of the People of God who care more for the Heart of Jesus." In his memoirs recalling some 35 years after the congregation began and its works were expanding he recalled that the its first work was to lead priests to the Heart of Jesus.
People, Promoting Humanity, Social Action, Poverty
He affirmed: "I wanted to contribute to the improvement of the social classed, to bring about the advent of justice and charity. This desire consumed a great portion of my life... It too should be an area in which we ought to continue to work..."
Finally, the foreign missions that he mentioned in the sixth part of his memoirs are also found in the introduction to the Spiritual Directory (1919), it is proper to give them the difference that they deserve. In 1925, the year in which he died he was gladdened by the more than 100 missionaries that he had sent all over the world.
In conclusion I want to only add this: The consecration of Teresa ceases to be a personal and private work. Such a consecration that is canonically made in the institution of the Order of Virgins, integrates her with the Diocese of Angra (for a certain time) and always within the context of the religious institute: The Marian Family of the Sacred Heart of Jesus. Because the consecration is made in the context of the dehonian spirit, one which accentuates reparation, it is intimately untied to the spirit of Fatima.
Can. 604 °1. The order of virgins is also to be added to these forms of consecrated life. through their pledge to follow Christ more closely, virgins are consecrated to God, mystically espoused to Christ and dedicated to the service of the Church, when the diocesan Bishop consecrates them according to he approved liturgical rite.
°2. Virgins can be associated together to fulfill their pledge more faithfully, and to assist each other to serve the Church in a way that befits their state.
Can. 604 °1. È affine a queste forme di vita consacrata l'ordine delle vergini, le quali, professando il santo proposito di seguire Cristo più da vicino, vengono consacrate a Dio dal Vescovo diocesano secondo il rito liturgico approvato, si uniscono in mistiche nozze a Cristo Figlio di Dio e si dedicano al servizio della Chiesa.
°2. Per osservare più fedelmente il loro proposito e rendere più efficace, sostenendosi a vicenda, il servizio prestato alla Chiesa conformemente al loro stato, le vergini possono associarsi tra loro.
Can. 604 §1. A estas formas de vida consagrada se asemeja el orden de las vírgenes, que, formulando el propósito santo de seguir más de cerca a Cristo, son consagradas a Dios por el Obispo diocesano según el rito litúrgico aprobado, celebran los desposorios místicos con Jesucristo, Hijo de Dios, y se entregan al servicio de la Iglesia.
§ 2. Las vírgenes pueden asociarse, para cumplir su propósito con mayor fidelidad y para realizar, mediante la ayuda mutua, el servicio a la Iglesia congruente con su propio estado.