Los Angeles
On the 28th we left for Los Angeles, the
rival city of San Francisco; it's a city of pleasures, health and business.
If San Francisco is compared to Nice and Genoa, Los Angeles is Cannes.
We went by way of Santa Barbara, which is like the Menton of this coastline.16
On our way into Los Angeles we were greeted by orange groves, villas and
gardens of flowering bougainvillea and mimosa. I am staying with the Vincentians
who run a fine high school, Saint Vincent's, where English, French and
Spanish are taught. I met a Spanish priest here, Father Daniel Rio Frio,
who gave me some news about our old friend from Ecuador, Father Julio Matovelle.17
(61) Los Angeles has at least 130 churches,
but the Protestants are the majority here. On the 29th we drove through
Pasadena Park which, like most of the parks in California cities, is immense,
with hills, scenic vistas and lush tropical vegetation. Our Bois de Boulogne
in Paris is a sad, cold place in comparison to these parks which look like
an earthly paradise
San Diego and Mexico
On the 30th we take an automobile trip
to San Diego and Mexico. San Diego is a new city, full of promise and plans
for future greatness. The climate is constantly mild. The neighboring towns,
Coronado Beach and National City, have hotels, villas, cottages and beaches
along the shoreline.
We take the car as far as Tijuana ("Auntie
Jane"), the first Mexican town across the border, where you will find the
customs office, a few hotels and a bull ring. I met two (62) French shopkeepers,
one from Brittany and the other, Mr. Savin, from Marseilles. Their families
are descendants of French soldiers who settled here after the war with
Mexico [1862 -- 1867]. Instead of charging me for the post cards and knickknacks
that I bought from him, Mr. Savin gave me a dollar to say a mass for his
intentions. San Diego is a city of flowers, oranges and fruit.
Back to Los Angeles
On the 1st and 2nd of October I am back
in Los Angeles, and I would gladly spend a long time in this earthly paradise.
The full name of this city is "The City of Our Lady, Queen of Angels,"
but Americans don't have time to pronounce such long names. For them, San
Francisco becomes "Frisco" and Alberta (63) is "Alta." Los Angeles has
300,000 residents and is situated 20 miles from the sea, but it's easy
to get there by all manner of routes and public transport, which have transformed
the coast into a place of delights. There is Venice and Santa Monica, bathing
beaches with hotels and all sorts of amusements. The vegetation is tropical:
eucalyptus, magnolia and crimson. The aquarium in Venice is a foretaste
of the one in Honolulu; it contains moray eels, sea anemones, sea serpents
and delicately colored fish that look as if they were encased in gelatin.
In Los Angeles we also visited an alligator
farm, an ostrich farm and an Indian camping grounds. The alligators are
raised (64) for their skins and the ostriches for their feathers. There
were thousands of alligators -- big ones, little ones and in-between --
in a park that was crisscrossed with streams. Their keepers know how to
handle them. The skins are sold either in their natural condition or as
fine leather goods: handbags, wallets and novelty items. The ostriches
were also plentiful and they produce beautiful feathers that are used to
decorate the hats of elegant ladies. There weren't many Indians at the
camp, it seems that they were out in the country. They are the same wherever
you go: physically strong, with high cheek bones, their faces painted red
and yellow, striking head dresses decorated with feathers and many-colored
costumes like harlequins.
(65) That evening an event took place
which will be a topic of conversation for a long time to come. There was
an explosion and fire at a newspaper printing plant and several people
were killed. There's a suspicion that it was a political crime. The newspaper
was opposed to the union movement, which was violently supported by the
Workers Association of machinists and manufacturers. They are suspected
of having provoked the explosion. The Association denies this and blames
it on a gas leak. Will the truth ever be known?
Later that evening I had some pleasant
conversations with the Vincentians. They have an excellent community life;
after work and prayers, they come together in their common room for games
and relaxation. (66) The superior, Father Glass, is a charming conversationalist.
Nearby their house the Sisters of St. Joseph run a boarding school for
young girls. I went there to say mass. These schools are organized in the
American style: the students come and go freely, they can attend the theater;
Saturdays and Sundays are free days. Americans insist that children learn
the use of freedom at an early age.
CANADA E
AMERICA. SCELTA DI BRANI DAL DIARIO DI P. DEHON
a cura di P.J.
McGuire (US)
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Los Angeles
Il 28 siamo partiti per Los Angeles, la
rivale di San Francisco, città di piacere, di salute e di commercio.
San Francisco viene paragonata Nizza e a Genova, Los Angeles a Cannes.
Passiamo davanti a Santa Barbara, che viene
denominata la Mentone di questa costa. Avvicinandoci a Los Angeles, si
vedono continuamente aranceti, ville e giardini dove fioriscono begonie
e mimose. Mi fermo dai Lazzaristi, che gestiscono qui un bel collegio,
il collegio S. Vincenzo, dove si insegna l'inglese, il francese e lo spagnolo.
Incontro qui un padre spagnolo, Daniel Rio Frio che mi dà notizie
del nostro vecchio amico dell'Ecuador, P. Julio Matovelle. (61)
Los Angeles ha almeno 130 chiese, ma i
protestanti sono in maggioranza.
Il 29 passeggiata al Parco Pasadena, un
parco infinito, come quelli delle città californiane con colline,
aspetti e vegetazione africani. Come il Bois de Boulogne è triste
e freddo a confronto di questi parchi, degni del paradiso terrestre.
San Diego e Messico
Il 30, escursione a San Diego e da qui
al Messico in auto. San Diego, città tutta nuova e piena di speranza.
È tracciata in modo da diventare grande. Clima dolce e regolare.
Ha i suoi annessi a Coronado Beacxh e a National City sul mare. Hotel,
ville, cottage, bagni di mare.
Escursione in auto a Tijuana (Zia Gianna),
prima borgata messicana, ufficio di dogana, con qualche hotel e un circo
per i tori. Trovo qui (62) due commercianti francesi, uno della Bretagna
e uno di Marsiglia, il sign. Savin, famiglie di soldati francesi che dopo
la guerra sono rimasti in Messico. Il sign. Savin, invece di farmi pagare
le cartoline e i ninnoli che acquisto, mi dà un dollaro per dire
una messa secondo la sua intenzione.
San Diego è la città dei
fiori, degli aranci e della frutta.
Ancora a Los Angeles
Il 1 e il 2 sono ancora a Los Angeles.
Si resterebbe più a lungo in questo paradiso terrestre. Il nome
completo della città è La Puebla de Nuestra Señora
la Reina de los Angeles: città di Nostra Signora la regina degli
Angeli. Gli Americani non potrebbero dire dei nomi così lunghi,
non hanno tempo. Per loro San Francisco diventa Fresco e l'Alberta (63)
diventa Alta. Los Angeles ha già 300.000 abitanti. È a venti
miglia dal mare, ma vi si arriva con tutte le strade e i tram. Tutta la
costa è trasformata in luogo di piacere. Qui è Venezia, là
è Santa Monica, spiagge per bagni, con alberghi e divertimenti di
ogni genere. La vegetazione è quella dei tropici: araucarie, eucalipti,
magnolie, cremisi. L'acquario di Venezia ci prepara a quello di Honolulu,
ci sono murene, anemoni di mare, serpenti di mare e pesci colorati e delicati,
come fossero sotto gelatina.
A Los Angeles visitiamo la fattoria degli
alligatori, quella degli struzzi e un accampamento di Indiani. Vengono
allevati (64) gli alligatori per la pelle e gli struzzi per le piume. Ci
sono migliaia di alligatori, piccoli, medi, grandi, in un parco con tanti
ruscelli. I guardiani hanno familiarità con loro. Si vendono le
pelli sotto tutte le forme, al naturale o in oggetti, borse, portafogli,
oggetti di fantasia.
Anche gli struzzi sono numerosi e danno
delle belle piume per ornare i cappelli delle signore.
Pochi indiani nell'accampamento, sembra
siano in campagna. Sono comunque sempre gli stessi dappertutto: razza forte,
zigomi sporgenti, viso dipinto di rosso e di giallo, costumi sgargianti,
ornati di piume e variopinti come il vestito di Pulcinella. (65)
Alla sera, un avvenimento sociale di cui
si parlerà a lungo: una casa è esplosa e andata in fiamme.
È la tipografia di un giornale, ci sono dei morti. Si sospetta un
attentato politico. Il giornale che vi si stampava era contro l'idea dei
sindacati, fortemente sostenuta dall'Associazione operaia detta delle macchine
e delle manifatture. Si sospetta che l'Associazione abbia provocato l'esplosione.
Essa si difende e fa credere che si sia trattato di una fuga di gas. Si
saprà mai la verità?
In serata, si chiacchiera con i Padri Lazzaristi.
Vivono una bella vita comunitaria. Dopo il lavoro e il servizio di Dio,
la sala comune offre loro dei giochi e la possibilità di rilassarsi.
(66)
Il P. Glass, direttore, è un amabile
parlatore. Vicino a loro, le Suore di S. Giuseppe dirigono un pensionato
per ragazze. Vi sono andato a dire la messa. Questi collegi sono tenuti
all'americana. Gli allievi escono facilmente, possono andare a teatro.
Hanno vacanza sabato e domenica. In America ci tengono perché i
ragazzi imparino presto l'uso della propria libertà.
Canadá y Estados
Unidos: Selecciones del Diario del Padre Dehon
por P.J. McGuire (US)
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Los Ángeles
El día 28 partimos hacia Los Ángeles,
la ciudad rival de San Francisco; es una ciudad de placeres, salud y negocios.
Si San Francisco es comparado con Niza y Génova, Los Ángeles
lo es con Cannes. Fuimos por el camino de Santa Bárbara, que es
como el Menton de esta línea costera. 16 En nuestro camino a Los
Ángeles fuimos saludados por los bosques de naranjas, villas
y jardines de florecientes boganvillas y mimosas. Me alojo con los Vicentinos
quienes llevan una escuela secundaria, San Vincente, donde se habla el
Inglés, Francés y Español. Encontré un padre
español aquí, el Padre Daniel Río Frío, que
me dio algunas noticias sobre nuestro viejo amigo de Ecuador, el Padre
Julio Matovelle. 17
(61) Los Ángeles tiene, al menos,
130 iglesias, pero los Protestantes son mayoría aquí. El
29 fuimos al Parque Pasadena que, como la mayoría de
los parques en las ciudades de California, es inmenso, con colinas, vistas
escénicas y frondosa vegetación tropical. Nuestro Bois de
Boulogne en París es un lugar triste y frío en comparación
con este parque que parece un paraíso terrenal.
San Diego y México
El día 30 hicimos un viaje por automóvil
a San Diego y México. San Diego es una ciudad nueva, llena de promesas
y planes para un futuro grandioso. El clima es constantemente suave. Los
pueblos vecinos, Coronado Beach y National City, tienen hoteles, villas,
casas de campo y playas a lo largo del borde de playa.
Fuimos en el carro hasta Tijuana ("Tía
Juana"), el primer pueblo Mexicano a lo largo de la frontera, donde se
encuentran las oficinas de aduana, unos pocos hoteles y un círculo
de mercados. Encontré dos (62) tenderos franceses, uno de Britania
y el otro, el Sr. Savin, de Marsella. Sus familias son descendientes de
los soldados franceses que se situaron aquí después de la
guerra con México [1862 -- 1867]. En vez de cobrarme por las postales
y las chucherías que le tomé, el Sr. Savin me dio un dólar
para decir una misa por sus intenciones. San Diego es una ciudad de flores,
naranjas y frutas.
De nuevo a Los Ángeles
Entre el 1º y el 2 de Octubre volví
a Los Ángeles, y sería feliz si pudiera pasar un largo tiempo
en este paraíso terrenal. El nombre completo de esta ciudad es "La
Ciudad de Nuestra Señora, Reina de los Ángeles", pero los
estadounidenses no tienen tiempo para pronunciar nombres tan largos. Por
eso, San Francisco viene a ser "Frisco" y Alberta (63) es "Alta." Los Ángeles
tiene 300.000 residentes y está situada a 20 millas del mar, pero
es fácil llegar allí por toda clase de vías y transportes
públicos, lo que ha transformado la costa en un lugar de delicias.
Hay playas balnearios, Venice y Santa Mónica, con hoteles y toda
clase de entretenimientos. La vegetación es tropical: eucaliptos,
magnolia y carmesíes. El aquarium en Venice es un goce igual que
en Honolulu; contiene anguilas morenas, anémonas de mar, serpientes
de mar y delicados peces de colores que se ven como si estuviese encajonados
en gelatina.
En Los Ángeles visitamos también
visitamos una granja de caimanes, una granja de avestruces y unas tierras
de campamento indio. Los caimanes están en aumento (64) por su piel
y las avestruces por sus plumas. Habían miles de caimanes -- grandes
y pequeños -- en un parque por el que cruzaba un arroyo. Sus cuidadores
saben como manejarlos. Las pieles son vendidas tanto en condiciones naturales
como en fino cuero: bolsos, carteras artículos novedosos. Las avestruces
también eran abundantes y producen hermosas plumas que son usadas
para decorar los sombreros de elegantes damas. No había muchos indios
en el campo, parece que fueron fuera de la ciudad. Son los mismos donde
quiera que se va: físicamente fuertes, con grandes pómulos,
sus caras pintadas de rojo y amarillo, vistosos vestidos decorados con
plumas y muchas costuras de colores como arlequines.
(65) Esa tarde se realizó un evento
que será un punto de conversación por un largo tiempo. Había
una explosión y fuego en una imprenta de periódicos y varias
personas murieron. Había sospechas de que se trataba de un crimen
político. El periódico estaba en oposición con el
movimiento de unión, que era violentamente apoyado por la Asociación
de Trabajadores de Maquinistas y Manufactureros. Ellos son sospechosos
de haber provocado a explosión. La Asociación niega esto
y lo achaca a una fuga de gas. ¿Será finalmente conocida
la verdad?
Más tarde, ese mismo día,
tuve una placentera conversación con los Vicentinos. Ellos tienen
una excelente vida comunitaria; después del trabajo y la oración,
vienen juntos a su sala común para jugar y relajarse. (66) El superior,
Padre Glass, es un encantador conversador. Cerca de su casa, las Hermanas
de San José rigen una escuela superior para chicas. Fui allí
a decir misa. Estas escuelas están organizadas al estilo norteamericano:
los estudiantes vienen y van libremente, pueden asistir al teatro; sábados
y domingos son días libres. Los estadounidenses insisten en que
los niños aprenden el uso de la libertad desde muy temprana edad.