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"Every person
has inalienable dignity, duties and rights. Whatever social class one belongs
to, every person is endowed not only with a living body but with an intelligent,
free and immortal soul which God created. Having comes from God, this soul
should serve God and return to God. Whether this soul lives in the body
of a worker at the bottom of a dark Sul coal, or in the body of a well-fed
financier living in the lap of luxury, it doesn't matter: in reality both
of them have the same value. They have equal personal dignity, equal moral
responsibility, the same eternal destiny, and both of them have been given
earthly existence so that through truth, morality and religion they may
strive for eternal life."
Father Leo John Dehon, Founder Priests of the Sacred Heart. |
15 February 2002
I am sending each of you a few copies of a card that contains Father Dehon's ideas about the dignity of the human person. These words are found on the opening page of his Christian Social Manual.
As Catholic social doctrine emerged and developed in the late 19th century the cornerstone of this teaching was the dignity of the human person. And it remains so today. In the past, however, this position was bolstered by an appeal to the sovereignty of God: human beings do not have ownership of life but must follow the laws of God,, who is Lord of Life. In an increasingly secular and pluralistic society a more reasoned approach was needed to broaden the persuasiveness of this position. this is the genius of Father Dehon's argument. He affirms that human life is sacred du to a quality that is essential or internal to being human. The sacredness of human life rests on something intrinsically human which every human being shares and is endowed with. This is a position that resonated with the values of democracy.
This approach to life and justice issues is also characteristic of the writings of John Paul II, and the Catechism of the Catholic Church (n. 1934) reads like a paraphrase of Father Dehon's words: "Created in the image of the one God and equally endowed with rational souls, all men have the same nature and the same origin. Redeemed by the sacrifice of Christ, all are called to participate in the same divine beatitude: all therefore enjoy an equal dignity."
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"Ogni persona
ha una dignità inalienable, ha doveri e diritti. A qualsiasi classe
sociale appartenga, ogni persona è dotata non solo di un un corpo
vivente, ma anche di un'anima intelligente, libera ed immortale, creata
da Dio. Essendo venuta da Dio, quest'anima dovrà servire Dio e tornare
a Dio. Sia che quest'anima viva nel corpo di un lavoratore in fondo ad
una oscura miniera di carbone, sia che viva nel corpo di un finanziere
ben nutrito che vive nel lusso, non importa; in realtà esse hanno
entrambe lo stesso valore. Esse hanno uguale dignità personale,
uguale responsabilità morale, lo stesso destino eterno; entrambe
hanno ricevuto l'esistenza terrena perché attraverso la verità,
la moralità e la religione possano sforzarsi per ottenere la vita
eterna."
Padre Leone Giovanni Dehon, Fondatore dei Sacerdoti del Sacro Cuore. |
15 Febbraio 2002
Mando a ciascuno di voi alcune copie di una cartolina che contiene le idee di Padre Dehon sulla dignità della persona umana. Queste parole si trovano nella pagina iniziale del suo Manuale Sociale Cristiano.
Dal momento che la dottrina sociale cristiana emerse e si sviluppò nel tardo ottocento, la pietra angolare di questo insegnamento era la dignità della persona umana. E questo rimane vero anche oggi. Nel passato, tuttavia, questa affermazione era basata su di un appello alla sovranità di Dio: le creature umane non hanno la proprietà della vita, ma debbono seguire le leggi di Dio, che è Signore della Vita. In una società sempre più secolare e pluralistica, si richiede un approccio più ragionato, per ampliare la persuasività di questa posizione. In questo consiste la genialità dell'argomento di Padre Dehon. Egli afferma che la vita umana è sacra in forza di una qualità essenziale o intrinseca all'esistenza umana. La sacralità della vita umana si basa su qualcosa di intrinsecamente umano, che ogni esistenza umana condivide e di cui è dotata. Questa posizione è in risonanza con i valori della democrazia.
Questa impostazione dei problemi della vita e della giustizia è anche caratteristica degli scritti di Giovanni Paolo II, e il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1934) scrive, quasi come una parafrasi delle parole di Padre Dehon: "Tutti gli uomini, creati ad immagine dell'unico Dio e dotati di una medesima anima razionale, hanno la stessa natura e la stessa origine. Redenti dal sacrificio di Cristo, tutti sono chiamati a partecipare ala medesima beatitudine divina: tutti, quindi, godono di una eguale dignità."