L'assistenza dello Spirito Santo, che assicura l'infallibilità delle defi­nizioni conciliari in materia di fede e costumi, non dispensa i Padri dal previo ed accurato lavoro di indagine e di studio, per meglio cono­scere e formulare la verità. Perciò nel Concilio ogni decisione viene preceduta da lunghe e profonde discussioni, le quali, come risulta dalla storia, per il contrasto di idee o di diversi punti di vista, hanno assunto talora un tono alquanto vivace.

Senza risalire molto indietro nel tempo, ritroviamo chiari esempi di accese discussioni nel Concilio Vaticano del secolo scorso.

Ciò non stupisce, se si considera che i Padri, pur costituendo tutti insieme e sotto il Romano Pontefice, il supremo ed infallibile organo del Magistero ecclesiastico, tuttavia ciascuno di essi conserva il proprio temperamento e la propria formazione, sulla quale influiscono le con­dizioni di ambiente e di tempo.

Allo storico, intento alla ricostruzione oggettiva e serena delle di­verse fasi di un Concilio, interessano tutti i particolari, che possano illuminare e spiegare lo svolgimento dei fatti, l'iter delle costituzioni e dei decreti, le posizioni emerse nel dibattito, l'atteggiamento e la rea­zione dei Padri.

A questo lavoro possono rendere un prezioso contributo i Diari, scritti da coloro, i quali hanno preso parte ai Concili.

Di qui l'utilità di ricercarli e pubblicarli, prima che vadano perduti. La storia dispone, per tutte le fasi del Concilio Vaticano I, di ma­teriale abbondante e minuzioso, perché ci è stato accuratamente conser­vato ogni più piccolo foglio.

Però accanto a questo materiale prezioso è di grande utilità allo storico la conoscenza di documenti privati, che talvolta contengono in­teressanti notizie.

Il Granderath, come egli stesso afferma, nello scrivere la storia del Concilio Vaticano utilizzò anche non pochi documenti privati. In par­ticolare accenna a tre brevi Diari di un membro della deputazione della fede. Ma su quel Concilio esistono ricchi Epistolari e numerosi Diari ancora inediti. E'perciò auspicabile che se ne curi una raccolta siste­matica.

Noi abbiamo creduto di fare cosa utile stralciare dai quaderni auto­biografici del P. Leone Dehon, che partecipò in veste di stenografo al Concilio Vaticano I, la parte spettante il Concilio e curarne la pubbli­cazione.

Il volume appare nella immediata vigilia del Concilio Vaticano II, mentre fervono i lavori di preparazione, e viene ad aggiungersi alla lunga serie di pubblicazioni teologiche, storiche, pastorali e liturgiche, che, nel corso di tre anni circa, sono seguite al primo annunzio del futuro Concilio, dato il 25 gennaio 1959 dal Sommo Pontefice Gio­vanni XXIII, felicemente regnante. Vogliamo perciò augurarci che que­sto libro possa contribuire un poco a preparare le menti al prossimo Concilio. Infatti, benché esso non rappresenti, come è stato autorevol­mente precisato, una semplice continuazione del Vaticano I, interrotto per i noti avvenimenti, tuttavia tra i due, per diversi motivi, vi e una certa continuità logica.

La pubblicazione del manoscritto del Dehon, mentre fa conoscere le osservazioni e il giudizio di un testimone oculare; offre la possibilità a chi non può attingere direttamente alle grandi storie del Vaticano I di formarsi una idea dello svolgimento di quel Concilio.

Abbiamo riprodotto integralmente e fedelmente la parte del ma-noscritto riguardante il Concilio, correggendo soltanto le imprecisioni dei nomi di persone, che il Dehon talvolta scrisse come sentiva pro­nunziare.

Raramente si è reso necessario, per motivi di chiarezza, inserire qualche parola nel testo, dal quale però si distingue, perché racchiusa fra parentesi quadre.

Per rendere più spedita la lettura, ci e apparso opportuno corredare il testo con note esplicative, le quali serviranno ad illustrare il pensiero dell'Autore e insieme a far meglio comprendere lo svolgimento dei fatti, soprattutto quando egli procede per semplici accenni.

Nella introduzione, dopo alcune notizie sulla figura del Dehon, ab­biamo esaminato la composizione, il contenuto e le fonti del Diario. Per questo lavoro sono state necessarie, oltre allo studio del manoscritto dei quaderni autobiografici del Dehon e del suo Epistolario, pazienti ricerche nell'Archivio della Postulazione della Congregazione dei Sacer­doti del Sacro Cuore di Gesù.

Il P. Lorenzo Ceresoli S.C.J. ha gentilmente favorito e collaborato a queste ricerche. Gli rivolgiamo perciò il nostro sentito ringraziamento.

Roma, 4 novembre 1961.

Vincenzo Carbone

Acta et Decreta sacrosancti œcumenici Concilii Vaticani in quatuor priori­bus sessionibus, Romae 1872 (impensis Paulini Lazzarini, typographi Concilii Vaticani).

Acta et Decreta sacrorum Conciliorum recentiorum. Collectio Lacensis, tom. VII: Acta et Decreta saçrosancti œcumenici Concilii Vaticani, Fri­burgi Brisgoviae 1890.

BETTI U., La costituzione dommatica « Pastor Aeternus » del Concilio Vati­cano I, Roma 1961 (con bibl.).

CECCONI E., Storia del Concilio Ecumenico Vaticano scritta sui documenti originali. Parte I: Antecedenti del Concilio, Roma 1872-1879.

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JEDIN H., Breve Storia dei Concili, Roma 1960 (trad. it. di N. Beduschi).

MANSI I. D., Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio. Continuat. L. Petit et I. B. Martin. Tt. 49-53: Sacrosancti œcumenici Concilii Va­ticani Acta, Arnhem-Leipzig 1923-1927.

MARCHESE V., Le mie impressioni al concilio Vaticano, Saluzzo 1912.

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