III. Programmazione 

a. Linee prioritarie di animazione e di governo

1. MISSIONE E MISSIONI

13.1 - La missione è la ragione d'essere della Chiesa. Il titolo "Noi Congregazione al Servizio della missione" ci chiede di orientare tutta la vita dell'istituto in questa prospettiva. 14. 2. Orientamento capitolare 15. 3. Scelte operative Una di queste presenze, è quella prevista a La Capelle. Come richiesto dal XX CG (Cf Mozione 3), si é già iniziato lo studio del progetto apostolico al riguardo.

2. IMPEGNO SOCIALE

16. 1. L'impegno sociale é espressione della nostra spiritualità riparatrice e parte costitutiva della nostra missione dehoniana. L'esperienza di p. Dehon, nel campo sociale, é stata espressione del suo carisma personale, ma anche eredità, per sua espressa volontà, lasciata alla Congregazione (Cf Cst 31a, 32a; 36-39)

17. 2. Orientamento capitolare

Fra i mezzi proposti, c'è la Conferenza generale (Cf Mozione 5) e un Corso di formazione permanente sul tema "Economia e Regno di Dio". (Cf Inf. Nuntius 2/1997, p 31)

18. 3. Scelte operative

Favorire la traduzione dal francese delle opere sociali di p. Dehon, divulgandole anche al di fuori della Congregazione.

Sostenere le iniziative, già avviate in alcune Province, di divulgazione della dottrina sociale della Chiesa con corsi di formazione per laici, clero e religiosi. Nelle nostre riviste e nei mass-media, vi siano programmi e rubriche sulle questioni sociali.

Promuovere un'indagine conoscitiva di tutte le iniziative sociali, a carattere assistenziale e di promozione umana, esistenti in Congregazione o in cui sia coinvolto un nostro religioso.

3. FORMAZIONE INIZIALE E PERMANENTE

19. 1. - La formazione é un processo educativo che dura tutta la vita, da cui nessuno é esente. Soggetto educativo per la formazione é la persona e la comunità religiosa.

20. 2. Orientamento capitolare.

Il XX CG chiede che:

21. 3. Scelte operative

4. PASTORALE VOCAZIONALE

22. 1. - La pastorale vocazionale sia intimamente collegata alla pastorale giovanile, per l'aiuto che dobbiamo ai giovani, nel loro accompagnamento nella fede e nel discernimento sul servizio, cui sono chiamati nella Chiesa.

L'accettazione delle vocazioni adulte e l'integrazione nel proprio organismo di persone, già fortemente marcate dalla vita, è dimostrazione della maturità dell'Istituto religioso, che le sa accogliere. (Cf Documenta VII, n 424)

23. 2. Orientamento

La Congregazione, in tutte le sue parti, si impegni a promuovere la "politica della vita" e non di semplice consolidamento; per questo la pastorale vocazionale va considerata come priorità concreta, cui destinare persone e mezzi. (Cf Relazione al CG, n. 61)

24. 3. Scelte operative

5. FAMIGLIA DEHONIANA

25. 1. - Per Famiglia Dehoniana intendiamo l'insieme delle diverse componenti (scj, consacrati, laici), che riconoscono in p. Dehon il "padre" della propria vita spirituale e si riconoscono fra loro fratelli/sorelle, in quanto partecipi della medesima spiritualità e missione. 26. 2. Orientamento capitolare

"Considerata la varietà di gruppi che vivono la nostra spiritualità nel laicato dehoniano e considerata la difficoltà di alcune Province per dare inizio a questa attività, non disponendo di punti di riferimento, si chiede al Consiglio generale che elabori un documento nel quale si definiscano, in linea generale, le caratteristiche che costituiscono il laicato dehoniano" (Mozione 1).

27. 3. Scelte operative

6. ECONOMIA

28. 1. Il progetto "Noi Congregazione a servizio della Missione" richiede, come esigenza di fondo, una programmazione economica, a livello di Congregazione, che da una parte superi i limiti e i confini delle Province/Regioni, dall'altra coinvolga le Province stesse nella responsabilità delle scelte e nella partecipazione, anche con mezzi finanziari, alla realizzazione delle scelte programmate.

L'autonomia finanziaria delle Province sia raccordata con le esigenze della comunione congregazionale, per realizzare lo sviluppo della Congregazione e delle sue opere, superando vedute a volte parziali e ristrette.

29. 2. Orientamenti capitolari

Il XX CG chiede che:

30. 3. Scelte operative

Il Governo generale ha già costituita la Commissione generale per gli affari economici. Fra i suoi compiti, essa deve:

7. GOVERNO

31. 1.- Le strutture di governo sono a servizio della missione scj oggi; essa domanda strutture adeguate e risposte nuove a problemi e situazioni emergenti. 32. 2. Orientamento capitolare 33. 3. Scelte operative

Come risposta concreta immediata, il Governo generale ha già costituito il "Comitato di esperti" per la revisione delle strutture di governo. Fra i suoi compiti, esso deve:

34. Tutte le "scelte operative", indicate in questo progetto, richiedono di essere ancora pianificate in ordine agli obiettivi proposti dal Capitolo generale; cosa che avverrà, al momento opportuno, nel decorso del sessennio.

b. Altre tematiche

Oltre al programma affidatoci dal XX CG, vi sono altri temi e iniziative sulle quali richiamiamo l'attenzione, per l'animazione e il governo della Congregazione. Ne indichiamo alcune:
 

1. INVECCHIAMENTO

35. 1. Una grande sfida di questo sessennio sarà la gestione positiva dell'invecchiamento delle persone, opere e delle strutture di governo in alcune parti della Congregazione.

Nelle proporzioni attuali, ciò costituisce un fatto nuovo per noi, ma non per la Chiesa, che ha al riguardo un'esperienza antica.

36. 2. Obiettivo principale è di:

37. 3. Di conseguenza proponiamo:

a. per le persone:

b. per le opere:

Solleciti della loro revisione,

c. per le strutture di governo

2. Politica della CULTURA

38. Il XX CG ha riconfermato la mozione del XIX CG al riguardo (Cf Mozione 11). Incoraggiamo perciò le Province/Regioni a impegnarsi nella "politica della cultura, intesa come scelta dello studio a livello esigente e specializzato; come sviluppo di senso critico della realtà; come capacità di promuovere un processo di inculturazione e di produzione di cultura, ecc..." (Relazione al CG, n.107.5).

Chiediamo alle Province/Regioni di preparare persone, con competenze specifiche, preferibilmente nelle scienze teologiche e sociali, nella spiritualità, pedagogia, comunicazione.

3. EDUCAZIONE

39. Nella tradizione della Congregazione, sorta all'ombra del Collegio S. Giovanni, a San Quintino, molte Province sono impegnate nel campo educativo, sia nei nostri collegi e scuole sia con religiosi operanti in strutture altrui. Chiediamo a tutti questi religiosi che il loro compito non si limiti solo all'insegnamento scolastico, ma si preoccupino, proprio come religiosi, di essere educatori degli alunni, per una loro educazione integrale (umana, intellettuale, spirituale) e liberatrice. E' questa un'attività, da compiersi nella prospettiva della pastorale giovanile e vocazionale.

Proponiamo alle Province interessate di organizzare un incontro internazionale fra gli operatori in questo campo.

4. INCULTURAZIONE

40. L'inculturazione del Vangelo e del carisma dehoniano, nelle differenti culture in cui viviamo e operiamo, non interessa solo i paesi missionari ma anche il mondo occidentale, per l'avvenuta secolarizzazione.

La presenza di nostri religiosi autoctoni, nei paesi missionari, richiede che il Vangelo sia inculturato nelle categorie mentali e strutture culturali di quei popoli, in sintonia con le chiese locali.

Per quanto riguarda il carisma dehoniano: "Si devono riesprimere i contenuti della nostra spiritualità in un linguaggio attuale e comprensibile, in segni visibili, in un itinerario organico... La nostra "prospettiva spirituale" o "visione" arriva ad essere spiritualità, quando viene tradotta in contemplazione, in preghiera, in atteggiamenti nuovi di vita, in opere apostoliche coerenti ed in un linguaggio comprensibile" (Relazione al CG, n. 107.2).

Le Province/Regioni e Comunità territoriali affrontino, studiando con il dovuto impegno, questa esigenza della fede e della nostra spiritualità.



 

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presentazione

attenti alla realtà

nel segno della communione

programmazione

organizzazione e servizi

conclusione